Venti vini bianchi da bere sotto l’ombrellone

di Antonio Stanzione

Una carrellata di venti vini bianchi bio, con le loro caratteristiche principali, per i vostri aperitivi in spiaggia, in riva al mare o sotto l’ombrellone con gli amici.

L’estate è per molti sinonimo di vacanza, al mare, in spiaggia, sotto l’ombrellone per ripararsi dal sole, fino al tramonto per godersi un aperitivo. Guida Bio vi propone venti vini, uno per regione, che, secondo noi, maggiormente si prestano ad essere serviti in spiaggia, magari durante un aperitivo romantico al calar del sole.

Il vino è un corpo affascinante, sinuoso, ricco di segreti che vanno svelati, spesso sussurrati e che ci permette di viaggiare in territori sconosciuti ad ogni sorso.

Andiamo in ordine alfabetico, per regione, ad elencare i nettari che maggiormente si prestano ad essere consumati sotto l’ombrellone.

I VINI

Per l’Abruzzo abbiamo scelto Tullum Pecorino Bio 2019 di Feudo Antico, un vino territoriale proveniente da uve autoctone e che è caratterizzato da sentori fruttati e floreali che sfociano in un sorso fresco e dinamico.

Il bianco che rappresenta la regione Basilicata è Sofhia 2019 di Basilisco, un Fiano tutto fiori e frutta, figlio del Vulture che lo caratterizza per le sue note minerali che ne accompagnano naso e assaggio.

In Calabria, invece, abbiamo Spart 2018 di Masseria Falvo 1727 che colpisce per i suoi eleganti sentori fruttati, floreali e agrumati che donano un sorso teso, fresco e sapido.

A rappresentare i vini bianchi della Campania troviamo Sheep 2019 de Il Verro. Coda di Pecora in purezza, elegante, minerale e fruttato al naso, caratterizzato da un sorso di grande freschezza, bevibilità e persistenza.

Vitalba 2019 di Tre Monti rappresenta l’Emilia Romagna. Un Albana in purezza caratterizzata da frutta matura a polpa gialla, frutti esotici, miele e piccola pasticceria, con un sorso pieno, teso e succoso.

A portare la bandiera per il Friuli Venezia Giulia è il Collio 2018 di Edi Keber, un nettare elegante, che spazia dai toni agrumati alla frutta matura, che emergono da cenni minerali. Il sorso è teso, elegante e verticale.

Emotiq 2019 di Piero Riccardi Lorella Reale rappresenta il Lazio. Frutta a polpa bianca, toni floreali e di frutta secca anticipano sensazioni speziate. Fresco, sapido e persistente, il sorso.

Per la Liguria troviamo Marenè 2019 di BioVio. Un vino dove i cenni fruttati e floreali si rincorrono con le sensazioni agrumate e di macchia mediterranea. L’assaggio è morbido, sapido e di buon equilibrio gustativo.

Madre Perla 2019  di Perla del Garda è tra i vini bianchi scelto per la Lombardia. Un Lugana tipico, dominato da cenni fruttati e floreali che si accompagnano a note minerali e di macchia mediterranea. Teso, fresco, dinamico e persistente il sorso.

La Passerina Bio 2019 di Velenosi porta la bandiera per le Marche. Un vino leggiadro dove i cenni floreali dominano un impianto olfattivo che prosegue con cenni fruttati e agrumati. Sorso pieno, verticale, fresco, succoso, dinamico e persistente.

E’ Claudio Cipressi con la sua Falanghina Settevigne 2019 a rappresentare il Molise. Cenni fruttati, erbe aromatiche e toni speziati emergono da un sottofondo floreale. L’assaggio è fresco, sapido, dinamico e corrispondente.

Per il Piemonte, Carussin ci dona il suo Moscato naturale Filari Corti 2018. Un nettare dai toni fruttati, che anticipano salvia, camomilla e cenni agrumati che emergono da sbuffi floreali al naso. Sorso dolce fresco, e di buon equilibrio.

Ancora un Fiano, questa volta pugliese, Bianco Salento 2019, di Cantine Amastuola. Un vino in cui le sensazioni fruttate, si mescolano a quelle floreali che emrgono da un sottofondo minerale. Pieno, sapido e dinamico l’assaggio.

A rappresentare i vini bianchi della Toscana, non potevamo scegliere altro che un Vermentino. Il Vermentino 2019 di Valdifalco è dominato da toni di frutta a polpa bianca, fiori e cenni speziati. Il sorso è fresco, sapido, corrispondente e persistente.

C’è Manincor con il suo Pinot Bianco, Eichorn 2018 per il Trentino Alto Adige.  Un vino elegante dominato da  intriganti note di frutta matura, mandorla, cenni floreali e agrumi. Il sorso è pieno, fresco e dinamico.

Ci spostiamo in Umbria, dove abbiamo, ad attenderci, il Grechetto Godot 2019 di Podere Marella. All’olfatto esprime note di frutta a polpa gialla matura, fiori e agrumi. Il sorso è pieno, fresco e persistente.

In Valle d’Aosta troviamo il Petite Arvine Vigne Rovettaz 2019 di Grosjean. Un nettare dall’intenso spettro olfattivo, che si apre con sensazioni floreali, fruttate e agrumate e che lasciano il passo ad un sorso sapido e succoso.

Cà Rugate con il suo Soave Classico Monte Fiorentine 2019 rappresenta il Veneto. Un Soave tipico nelle sue sensazioni fruttate di frutta tropicale, agrumi e fiori di campo, che emergono da sbuffi minerali e portano ad un sorso fresco, sapido e scattante.

I VINI DELLE ISOLE

La Sardegna ci dona Panzale 2019, di Cantine Berritta. Frutta matura a polpa gialla, cenni floreali e toni minerali dominano un’intenso e complesso olfatto che lascia spazio ad un sorso pieno, dinamico, fresco e corrispondente.

Alessandro di Camporeale ci porta in Sicilia con il suo Catarratto Vigna di Mandranova 2019, dove i sentori fruttati e floreali si accompagnano a cenni speziati, agrumati e minerali. Il sorso è dinamico, sapido e di grande persistenza.