Vintesa: l’intesa fra vignaioli Bio

di Pasquale Davide Longo

Vintesa: L’intesa fra vignaioli Bio. Intervista a Marina Marcarino, sales office di Vintesa.

Vintesa è un gruppo di cantine che da sempre hanno scelto l’agricoltura biologica come progetto di vita.

La natura ed il suo rispetto, sono i principi fondamentali sui quali l’organizzazione del Consorzio Vintesa si basa, e la certificazione biologica, è la garanzia che dal 2001 offrono ai consumatori che scelgono di consumare vini autentici e vitali provenienti da una natura  priva di pesticidi ed insetticidi.

Intervistiamo per Guida Bio Marina Marcarino, sales office di Vintesa.

Ciao Marina, come nasce l’idea del consorzio Vintesa?

Il Consorzio Vintesa nasce nel 2003 con lo scopo di collaborare ai fini commerciali e logistici. Le aziende fondatrici (Loacker, Punset e La luna del Rospo), già da anni condividevano l’esperienza dell’agricoltura biologica e collaboravano a scopi agronomici e promozionali. Alla fondazione, in realtà, il gruppo comprendeva anche aziende non certificate bio con le quali c’erano rapporti di amicizia e stima. Nel corso del tempo però è emerso che le filosofie, le scelte produttive e le finalità non erano coerenti. Così nel 2007 c’è stata una “riformattazione” del Consorzio Vintesa, le aziende convenzionali sono uscite e ne sono entrate altre, tutte biologiche. Nello stesso anno si è provveduto a certificare il Consorzio Vintesa e da allora l’intera filiera produttiva e commerciale è certificata.

Quali sono i principi che accomuna i vignaioli del consorzio?

Gli scopi consortili oggi sono quelli di condividere le esperienze agronomiche e produttive, di valutare le tecniche e di confrontarsi su queste. Le aziende devono necessariamente essere biologiche, ovviamente certificate, devono mantenere la tipicità del vitigno e lavorare nel metodo più naturale possibile e offrire prodotti di standard qualitativo elevato e tradizionale. Ci sono poi gli aspetti commerciali che rappresentano la parte più significativa dell’attività. Infatti negli anni Vintesa ha perfezionato questa parte arrivando ad offrire un servizio eccellente per la clientela ed anche imitato da molti gruppi di produttori. Diciamo che in questo lungo percorso siamo arrivati ad una buona sintonia e possiamo vantarci di essere l’unico consorzio commerciale che può vantare una storia così lunga nel nostro paese.

Quali sono le cantine che fanno parte del consorzio?

Ad oggi, oltre alle aziende fondatrici come Loacker, Punset e La luna del Rospo, si sono aggiunte anche: Antica Enotria, Il Palagione e Campo di Maggio, spaziando così per tutta L’Italia.

Quali sono gli obiettivi e gli sviluppi futuri di Vintesa?

Vintesa è in evoluzione continua, lo scopo è di far crescere il gruppo, di arricchirsi reciprocamente grazie allo scambio di idee e alla condivisione delle esperienze. Questo, parallelamente alla crescita della proposta con lo scopo di presentare alla clientela una gamma ampia ed articolata che mantenga il filo conduttore dello stile dei vini proposti: apprezzabili per la qualità, tipici, di carattere e molto fruibili anche in relazione al prezzo.

Come state affrontando questo particolare periodo socio-economico, che inevitabilmente ha colpito anche il settore dell’enologia?

Non è facile. Inutile negare che la pandemia ha portato un duro colpo al nostro consorzio, considerato che oltre il 70% della clientela nazionale appartiene alla categoria più sofferente, cioè quella della somministrazione, non c’è molto da sorridere. Per fortuna da qualche anno ci rivolgiamo anche al mercato estero, dove serviamo distributori ed enoteche. La prima strada è stata quella di incrementare quel tipo di attività. Abbiamo scelto, per rispetto verso i nostri clienti dettaglianti, di non aprire negozi on-line ma piuttosto di proporre qualche prodotto ai principali siti specializzati come Tannico, xtrawine, Prova Vino ecc.., per offrire un servizio in quelle aree dove la presenza di Vintesa è meno presente presso le rivendite al dettaglio.

Immaginiamo che la condizione sia quella che stanno vivendo le cantine di piccole dimensioni che non si rivolgono alla GDO: ci sono momenti di sconforto seguiti da nuove energie e l’assoluta volontà di non scendere a compromessi. Ci sarà un cambiamento, è inevitabile e necessario: stiamo lavorando per questo.

Il grosso vantaggio che ognuno dei soci Vintesa cita, quasi come una litania, è che la campagna non si ferma: possiamo godere del sole e dell’aria aperta, non siamo in smart working e le nostre giornate ancora si svolgono con i ritmi della normalità, almeno nella fase produttiva.

Le aziende del Consorzio Vintesa: Loacker, Punset, La luna del Rospo, Antica Enotria, Il Palagione e Campo di Maggio.