Una finestra su Vini Milo 2021

di Gea Calì

Dall’1 al 12 settembre 2021, si è svolta la 41° edizione di Vini Milo, lo storico appuntamento di fine estate del Comune di Milo.

In questo articolo racconto due dei tanti eventi che hanno caratterizzato Vini Milo, mettendo in evidenza anche i vini Bio che più mi hanno colpita.

La kermesse raduna addetti ai lavori, winelovers e ricercatori per convegni tecnici, confronti istituzionali e degustazioni con abbinamenti cibo-vino orchestrati da esperti del gusto, che anche quest’anno ha dovuto rinunciare all’evento in piazza con spazi dedicati al food, con l’importante e ormai consolidata collaborazione di Slow Food, mercatini di prodotti bio e km zero e artigianato locale.

Che l’emergenza Covid avesse mutato per il secondo anno consecutivo il format della manifestazione, era ormai risaputo, ma qui a Milo hanno dovuto fare i conti con un’altra emergenza, quella delle continue piogge di cenere e lapilli dell’Etna riversatisi lungo le strade del piccolo Borgo che a pochi giorni dal suo inizio hanno creato grandi disagi. Per fortuna non è mancata l’ironia tra la “gente dell’Etna” che ha immaginato e vissuto una “black and white edition” tra il nero della cenere e le numerose degustazioni dell’Etna Bianco Superiore.

Numerosi gli appuntamenti che scandiscono le tappe di questa 41° Edizione su svariate tematiche, dai tanti confronti fra produttori vinicoli provenienti da territori estremi, ai focus su eccellenze enoiche e gastronomiche del territorio, a incontri scientifici e dibattiti culturali.

Volcanic Wines

Volcanic Wines

Un primo appuntamento cui non si può fare a meno è quello di “Volcanic Wines”, organizzato e ospitato dall’azienda Etnea Barone di Villagrande, con la collaborazione della Strada del vino e dei sapori dell’Etna, che ha visto coinvolti vari Consorzi, tra cui: Soave, Colli Berici, Val di Cembra, Vesuvio, Gambellara, Trento e Lessini-durello, oltre all’Enoteca provinciale della Tuscia.

L’evento è dedicato ai vini vulcanici, un movimento che ha conquistato operatori e winelovers da tutte le parti del mondo, che un po’ per moda, marketing o attenzione al terroir, sono sempre più attratti da questi vini capaci di intrigare i palati più esigenti, grazie a quel mix di caratteristiche organolettiche che caratterizza i prodotti da coltivazioni su suoli vulcanici.

Così, nello splendido scenario di Barone di Villagrande, con il suo affaccio mozzafiato sulle vigne e sul mar jonio, sono andate in scena oltre 100 etichette in degustazione provenienti dai territori vulcanici d’Italia, fino ad arrivare alle regioni della Grecia, dell’Alsazia, della Columbia Valley (USA) e tanti altri. In abbinamento a questa selezione di vini abbiamo avuto la possibilità di assaporare le proposte gastronomiche del resident chef Vittorio Caruso, raccontate con l’eccellenza e la tradizione dei prodotti dei territori ospiti presenti.

I vini

Il Pompeii dell’Azienda Agricola Bosco de’ Medici è un Pompeiano IGT di uve Caprettone 100%. Un vino che esprime tutta l’energia e la personalità del vulcano campano dal fragrante timbro fresco, dalle note di agrumi, zenzero, frutta a polpa bianca, grano ed erbe mediterranee che arricchiscono il sorso insieme a una scia sapida minerale.

Bianco di Pitigliano Superiore Isolina di Sassotondo prodotto con uve Trebbiano per il 55%, Sauvignon 35% e Greco 25%. Al calice si presenta con un giallo paglierino carico con sentori minerali che ricordano la pietra focaia e profumi floreali ed erbacei di fieno. Un bianco intenso dove la polpa di frutta bianca si intreccia al finale sapido e persistente.

IlPoggio della Costadi Sergio Mottura, Civitella d’Agliano IGT, è un Grechetto 100% ampio e vibrante, un’esplosione di note di frutta a polpa bianca e sentori di erbe aromatiche. Al palato risulta equilibrato e il sorso è fresco e agrumato e a lungo persistente.

L’Etna Bianco Doc De Aetna di Terra Costantino è prodotto con uve di Carricante 80%, Catarratto 15%, Minella 5%. Un bianco fresco e minerale che a naso si apre con leggere note floreali e sentori di frutta bianca, agrumi ed erbe aromatiche. Al palato si presenta verticale con un elegante nota fumé e sapida che dona persistenza e pienezza al sorso.

Sempre tra i Volcanic Wines segnalo:

Motto Piane di Fattori, un Soave prodotto da sole uve Garganega, che al naso esprime sentori di frutta tropicale, fiori di tarassaco e cenni di frutta secca, che dominano un complesso ed elegante spettro olfattivo e che emergono da un sottofondo minerale. Pieno e di buon corpo il sorso, sapido e persistente.

Milo e le Sfumature del Carricante

Il 12 Settembre, sempre presso l’Azienda Barone di Villagrande, abbiamo seguito un altro imperdibile e tanto atteso appuntamento, il Convegno tematico e relativa Masterclass “Milo e le Sfumature del Carricante” a cura di Ais Taormina con la collaborazione di Ais Jonica-Etnea.

Per la prima volta abbiamo assistito ad una grande, e quasi al completo, degustazione di 14 etichette provenienti dal territorio di Milo, tra pietre miliari della storia enoica di questi luoghi e piccoli produttori alla loro prima esperienza produttiva, confermando così quanto stia crescendo sia la qualità che l’interesse verso questa precisa area geografica dall’inconfondibile espressività e unicità, che abbiamo ritrovato in ogni calice.

Questo incontro e percorso degustativo ha dimostrato quanto sia importante rafforzare la comunicazione, un’opportunità di confronto, dialogo e presa di coscienza da parte dei produttori custodi di un terroir dalle grandi aspettative per il futuro.

I vini

Nuna Etna Bianco Doc 2017 di Tenute di Nuna, Carricante in purezza. Alla vista un giallo paglierino brillante che introduce a un naso fresco e agrumato con sentori di ginestra e cenni di pietra focaia. Il sorso fresco e fragrante richiama le precedenti note agrumate che ben bilanciano l’acidità. Il finale è sapido con una lunga persistenza.

Vigna Di Milo Etna Doc Bianco Superiore 2019 I Vigneri, Carricante in purezza. Giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Un naso complesso e ricco che si presenta con sentori di frutta gialla matura, macchia mediterranea ed eleganti note di mandorla e miele. Il sorso è ampio e corrispondente al naso, dalla grande freschezza e sapidità che accompagnano il finale lungo e persistente.

Contrada Villagrande Etna Doc Bianco Superiore 2018 Barone di Villagrande, 90% Carricante e 10% vitigni autoctoni etnei. Giallo paglierino scarico, dal naso intenso in cui predominano i sentori di frutta bianca matura, seguiti da cenni floreali e decisamente minerali. Il sorso verticale dalla spiccata acidità restituisce mineralità e rende il sorso elegante con un finale persistente.