di Laura Angelica Ferraro
Il Nizza DOCG: quando un vino è l’espressione di un territorio
“Ciascuna collina era un mondo, fatto di luoghi successivi, chine e piane, seminati di vigne, di campi, di selve. C’erano case, ciuffi di bosco, orizzonti. Dopo tanto guardare si scopriva ancor sempre qualcosa, un albero insolito, un giro di sentiero, un’aia, un colore non visto (…)” così scriveva Cesare Pavese del Monferrato, un enclave territoriale di dolci colline segnate dall’uomo e da una lunghissima tradizione vitivinicola.
È tra le ampie distese ondulate che caratterizzano il Monferrato – patrimonio dell’Unesco insieme a Langhe e Roero – che è stata riconosciuta ufficialmente nel 2014 la docg Nizza, una denominazione intrinseca di tradizione, legata al vitigno Barbera. Il Nizza è un vino prodotto da uva barbera proveniente dal territorio di 18 comuni situati intorno a Nizza Monferrato, caratterizzato da un disciplinare particolarmente restrittivo, può comprendere anche la tipologia Riserva e la menzione Vigna.
Il Nizza docg è una denominazione in forte ascesa, che ha riconosciuto l’unicità di questo vino e ne ha fissato regole e confini. Grazie anche a un gruppo coeso di produttori, si è giunti ad una vera e propria mappatura del territorio, evidenziandone i cru, e le loro peculiarità.
IL CRU
E’ una menzione geografica aggiuntiva, un’ulteriore specificità su vigneti selezionati e nominati, il cui caratteristico terroir, li rende di assoluta unicità e qualità. La mappa suddivide la produzione del Nizza docg in quattro diverse zone dove la Barbera si arricchisce di sfumature, regalando vini perfetti in gioventù capaci di invecchiare così a lungo da raggiungere grandi complessità.
IL SETTORE CENTRALE
Si sviluppa lungo un’ampia fascia ed è caratterizzato da un continuo susseguirsi di colline e di crinali arrotondati, da quote e dislivelli, in genere contenuti (raramente si superano i 300 m.slm). Il clima talvolta è più caldo che in altre zone, con escursioni termiche più contenute; i terreni, variegati, vanno dalle sabbie che conferiscono ai vini frutto ed eleganza, alle Marne di Sant’Agata Fossili (le stesse che troviamo a La Morra nella zona del Barolo) che contribuiranno a dare, anche, struttura, vigore e longevità ai vini.
Ha una complessa orografia con crinali spesso ripidi e imponenti con quote che crescono fino a 500 m.slm; i terreni costituiti da arenarie donano al vino grande acidità, freschezza e complessità.
I SETTORI NORD E EST
Si trovano ai margini, sia geograficamente che in termini di superficie vitata, dove i terreni sono più sabbiosi, di matrice alluvionale, contraddistinti verso oriente da terre rosse, con il clima più fresco, conferiscono ai vini una struttura più rotonda e ben bilanciata.
Il Nizza, un vino “moderno” come amano definirlo i produttori, autentico, elegante ed unico, in grado di promuovere un territorio, il Monferrato, un’area geografica premiata con la Big Bench n. 87 o “La Grande Panchina del Nizza”, dal colore rosso barbera (non potrebbe essere altrimenti) che svetta alla sommità di un vigneto, per godersi il panorama da una prospettiva diversa.