Castello di Meleto

di Gea Calì

CASTELLO DI MELETO, UN MODELLO DI SOSTENIBILITA’ TRIDIMENSIONALE,

AMBIENTALE, SOCIALE ED ECONOMICA

Castello di Meleto è il simbolo di Gaiole in Chianti, uno dei comuni più alti della denominazione Chianti Classico. Il suo legame con il vino inizia nel XI secolo con i monaci benedettini, ma risale al 1256 la prima citazione scritta del suo nome. Nel 1968 inizia una vera rivoluzione con la “Operazione Vigneti”, primo crowdfunding italiano nel mondo del vino, grazie all’intuizione di Gianni Mazzocchi, editore di celebri riviste nazionali, che propose ai propri lettori di acquistare delle quote di un patrimonio italiano che rischiava di venire abbandonato. Nasce così la Viticola Toscana, proprietaria del Castello e degli oltre 1100 ettari di terreno, che in questi anni grazie ad uno spirito imprenditoriale innovativo, è divenuta un’azienda a tutto tondo, che unisce la vocazione turistica a quella vitivinicola e agricola. Viticola Toscana è la realizzazione di un sogno di persone come tante che, mettendo assieme le forze e i propri risparmi, hanno realizzato qualcosa di straordinario. Per questo, più che in qualsiasi altro posto, si dà valore alle persone. “L’età media di chi lavora a Meleto è 45 anni, un’anomalia per un’azienda in un territorio tanto tradizionale”, afferma il direttore Michele Contartese. Un’anomalia che rappresenta una ricchezza: mentalità giovane e dinamica. A questa si unisce la capacità di dare valore alle persone. Ne è un esempio la presidente Lucia Pasquini, per una vita impiegata della Viticola Toscana che dopo essere andata in pensione è stata nominata presidente. Una presidenza conquistata per meriti, per passione e per capacità. Al centro dell’attenzione è anche il benessere di chi lavora. Per questo uno dei progetti futuri è la creazione di un Agrinido, un asilo all’interno del Castello, che sarà aperto non solo ai figli dei dipendenti ma anche a tutte le famiglie di Gaiole.

A Castello di Meleto la sostenibilità ambientale parte da lontano. “Applichiamo i principi della produzione ragionata e rispettosa dell’ecosistema che ci circonda. – afferma Michele Contartese – Per noi questo impegno si esprime in diverse direzioni che non si limitano alla viticoltura biologica.”

Uno degli aspetti più importanti è il mantenimento del bosco, oltre 700 ettari, grazie al quale si riducono in gran parte le emissioni di anidride carbonica nel ciclo di produzione, e permette di conservare specie di animali e di piante, utili per l’equilibrio del vigneto, che rischierebbero l’estinzione. L’ambiente salubre è confermato dall’allevamento delle api, che fungono da indicatore affidabile dello stato di salute dell’aria essendo particolarmente sensibili all’inquinamento. Proprio per far fronte all’estinzione di questo insetto, indispensabile per la sopravvivenza della biodiversità e dell’agricoltura stessa, Castello di Meleto ha avviato nel 2020 l’iniziativa Nel Nome dell’Ape, che permette a chi condivide la filosofia dell’azienda di “adottare” un’arnia, con l’obiettivo di promuovere la ripopolazione delle api nel territorio. Grazie al successo del progetto l’allevamento, partito con 20 arnie, si è raddoppiato ed è cresciuto di altre 25 famiglie, per un totale di 600.000 api all’anno, da cui si produce un ottimo miele biologico. Il progetto è stato ampliato con la realizzazione del Parco delle Api, un ettaro e mezzo di alberi e fiori destinati a diventare un vero e proprio paradiso per questi insetti, ma anche un luogo didattico per grandi e piccini. Oltre alla coltivazione dell’olivo, da cui si produce olio extra vergine di oliva biologico (cultivar Leccino, Frantoio, Pendolino e Moraiolo), si allevano allo stato brado maialini di Cinta Senese, razza locale caratterizzata da ottime carni che diventano salumi preziosi.

Il vino è certamente il simbolo di Castello di Meleto, una proprietà che si estende su 160 ettari di vigneto, di cui 142 in produzione, suddivisi in 5 aree diverse per composizione dei suoli, clima e altimetria. La concimazione è fatta prevalentemente con l’utilizzo di compost, originato dalla decomposizione di materiale vegetale proveniente da quello stesso appezzamento. “In questo modo si esprime la massima tipicità del terroir e si evita di utilizzare carburante per spostare con i macchinari il prodotto all’interno della proprietà.”  – afferma l’agronomo Maurizio Degli Innocenti.

Da sempre attenti a fare agricoltura biologica in modo innovativo, i vigneti di Castello di Meleto, sono interamente mappati dal sistema Netsens, che, grazie alla combinazione di tecnologia wireless e IoT (Internet of Things), permette di analizzare filare per filare i ben 140 ettari di vigneto di proprietà. Una combinazione di centraline meteo e di decine di sensori wireless, sistemati all’interno del vigneto, che permetterà di raccogliere i dati attraverso la rete, processarli, analizzarli e archiviarli.

“La nostra viticoltura è biologica ma questo non ci bastava. Abbiamo voluto adottare un sistema innovativo per capire nel dettaglio i nostri vigneti, anzitutto per prevenire l’attacco delle malattie e dei parassiti e intervenire solo quando e dove ce n’è realmente bisogno. Ma c’è di più: ci consentirà di monitorare la maturazione delle uve per programmare al meglio le vendemmie e ci permetterà di comprendere fino in fondo il microclima di ogni nostro angolo di vigneto” – afferma Michele Contartese.

Potendo contare su una tale estensione di ettari vitati solo le uve migliori vengono selezionate, prima in vigneto al momento della raccolta, e successivamente sul tavolo di cernita, per dare origine ai vini firmati Castello di Meleto e Borgaio. In questo modo le uve perfettamente sane permettono di ridurre l’uso di anidride solforosa così come di usare, per le produzioni del Vigna Casi e del Camboi, le fermentazioni spontanee, innescate, cioè, dai lieviti autoctoni presenti sulle uve. Si ottengono così vini di maggiore tipicità, davvero unici.

Grazie a questa filosofia Castello di Meleto è entrato nel Bio Distretto del Chianti, uno dei primi esempi di biodistretti a livello nazionale, creando opportunità di valorizzazione per il territorio, salvaguardando l’ambiente e le tradizioni, promuovendo forme innovative di produzione e gestione sostenibili, fattori di sviluppo fondamentali per l’economia agricola e turistica del territorio.

Castello di Meleto

53013 Gaiole in Chianti (SI)
Tel. +39 0577 749217

Mail: info@castellomeleto.it