Aventina, “dal banco al piatto”

Redazione

Il ritorno alla spesa di eccellenza diventa realtà da Aventina, il nuovo emporio cittadino di prossimità. Tra l’Aventino e la Piramide Cestia, si potranno trovare il meglio delle carni italiane e straniere, selezioni di salumi, formaggi, pane e prodotti del territorio di altissima qualità. Il ristorante affacciato sulla sala invita i clienti a fermarsi, scegliendo il taglio di carne preferito e i piatti del giorno, in un viaggio di sapori espressi.

Sull’alberato Viale della Piramide Cestia, in prossimità di Piazza Albania, inaugura AventinaCarne e Bottega, che rendendo facile la spesa quotidiana, porta nelle case le eccellenze italiane, in particolar modo le carni, i salumi, i formaggi, il pane e tanto altro. Inoltre è anche ristorante che permette di mangiare una cucina fragrante e verace realizzata con i prodotti in vendita.

Il progetto si basa sul convinto ritorno agli acquisti di prossimità, al tempo in cui c’erano le insegne di riferimento nel quartiere: Aventina è una vera e propria bottega il cui fine è ricercare il meglio delle produzioni italiane del settore alimentare e mostrarle su un lungo bancone in cui trovano posto carni selezionate attentamente frollate, i formaggi e i salumi dei presìdi Slow Food, l’angolo del pane, con le scaffalature del negozio colme di eccellenti qualità di pasta, riso, conserve, vino e tanto altro.

Aventina è, dunque, un luogo in cui riscoprire il valore dell’artigianalità insieme a quello delle relazioni umane: il gastronomo che fa assaggiare il prosciutto più dolce, il macellaio che dà il giusto consiglio per il taglio dell’arrosto da preparare per gli ospiti (come per la T-bone più incredibile di Roma), il fornaio che fa ritrovare il suono del pane croccante con il suo inconfondibile sapore, il gastronomo che suggerisce la semisconosciuta etichetta di riso piemontese o il sommelier che indica il vino perfetto per ogni pasto.

Locale

LA PROPRIETA’

Patron di questa impresa è Andrea Ceccarelli, imprenditore del settore immobiliare, coadiuvato da Francesco Rosati, general manager, rientrato dall’Olanda dopo una esperienza pluriennale ad Amsterdam dove ha lavorato in prestigiose compagnie di settore come l’esclusivo member club Soho House.

I due si sono conosciuti appunto in Olanda e l’idea di Andrea di dare nuovamente vita alle meravigliose botteghe di un tempo ha trovato in Francesco il perfetto braccio esecutivo, forte della sua esperienza nell’accoglienza.

Originario di San Benedetto del Tronto, Francesco ha sposato il format che riunisce, sotto una unica insegna, tante eccellenze della tavola con l’idea di servire le specialità sia per l’acquisto al dettaglio che per il consumo in loco, grazie al ristorante che offre un menu basato sull’ampia offerta gastronomica a scaffale e sul banco del fresco.

Matteo Militello

LO CHEF

Lo chef Matteo Militello, grazie alla sua attitudine per la cucina carnivora, ha qui l’opportunità di trattare esclusivi tagli di carne che gli saranno indicati direttamente dal commensale, dando vita a una originale esperienza per gourmand fatta di sapori immediati che nascono da un grande rispetto per le materie prime, trattate con mano esperta. Giovane cuoco romano,arriva da esperienze importanti in cucina, tra le quali un gastropub dell’urbe che univa birra e selvaggina, e fin dal principio si è riconosciuto totalmente con il “manifesto carnivoro” di Aventina. Oggi affianca Francesco nella minuziosa e continua selezione dei prodotti – italiani e internazionali – disponibili in negozio sotto forma di piccoli piaceri quotidiani e cibi più ricercati, gli stessi declinati nei piatti semplici e genuini di una cucina autentica negli ingredienti e nel rispetto della nostra terra.

IL RISTORANTE E LA BRACERIA CON COTTURA AL BROILER

Il viaggio nel gusto passa anche per i tavoli del ristorante. Da Aventina si assapora fino in fondo il concetto “dal banco al piatto” perché tutto quello che è esposto nel reparto macelleria può essere gustato comodamente seduti in sala.

Chianina, Fassona, Marchigiana, ma non solo: questo tour non si esaurisce nel nostro territorio ma ne valica i confini per scovare le migliori proposte internazionali, come l’appetitoso Black Angus e il ricercato manzo di Wagyu-Kobe. Gli appassionati della carne si ritroveranno nell’eden della brace grazie all’uso del broiler, una griglia professionale su tre pietre ollari incandescenti che garantisce una cottura salutare, un gusto inconfondibile e una reazione di Maillard perfetta e omogenea. In abbinato, la metodologia a bassa temperatura per le carni che necessitano invece di lunghe cotture. Un nuovo modo di gestire la griglia, riproducendo una delle tecniche più antiche con l’effetto crispy che trattiene i succhi e i liquidi all’interno mentre le estremità rimangono croccanti.

carne

Oltre a rispettare pienamente la filosofia del “grigliare”, Militello ha riscoperto il filone delle carni da cortile, tenere e delicate, dal sapore pieno e dal retrogusto deciso, che armonizza in menu con alcune ricette, come il Coniglio alla cacciatora, un piatto della memoria imparato da sua nonna. “Per me rappresenta quello che è la carbonara per un romano!”, rivela convinto Matteo.

La stessa carne bianca è tra gli antipasti, leggermente speziata e aromatizzata nella ”Girella di Giorgia” ripiena di coniglio porchettato, senape e melanzane alla brace Agnoni. I sapori dell’aia trovano massima espressione nei Pici al ragù di cortile: pollo, coniglio, anatra, faraona, tacchino si amalgamano in un saporito sugo di carni bianche che condisce una generosa porzione di pasta fresca fatta in casa. Per chi non dovesse preferire la carne, per ogni voce del menu,sarà presente almeno un piatto di pesce con referenze da dispensa integrate con gli arrivi giornalieri del miglior pescato, tra i quali i Tagliolini, mandorle e colatura di alici, il Baccalà Roma-Livorno andata e ritorno oppure, in versione antipasto, il Baccalà, acqua di olive leccino Agnoni, ciliegia caramellata e chutney di fico. Nonostante il focus molto preciso ai contorni di stagione, che variano in base alla disponibilità del mercato, si affiancano alcune portate vegetariane, tra le quali il Gazpacho di parmigiana e le Polpettine di verdure arrosto con crema di fagiolini e datterini gialli. Per gli amanti dei condimenti una ragionata carta degli oli extravergine di oliva in cui si spazia dalle cultivar siciliane a quelle pugliesi, da quelle umbre a quelle toscane, da quelle laziali a quelle lombarde: ognuno di questi oli può dare risalto a succulente carni, essere gustato in purezza su bruschette e patate lesse, impiegato in tecniche di olio cottura e, naturalmente, venduto a scaffale. A deliziare il palato, golosi e invitanti dessert come l’originale Cannolo siciliano di Piana degli Albanesi farcito con ricotta di pecora, oppure l’omaggio allo chef bistellato Francesco Bracali con il Cappuccino tiramisù, il dolce al cucchiaio Crema di latte Salvaderi, composta di albicocche e crumble al cioccolato e sale, oltre alla linea di pasticceria dedicata in esclusiva ad Aventina dalla vicina Casa Manfredi.

Per l’aperitivo non mancano taglieri di salumi e formaggi, come le selezioni Slow Food che portano nel piatto un trionfo di mortadella, prosciutti, salami o altri assaggi monotematici, come i cinque prosciutti tagliati a mano accompagnati da una focaccia home made. A questa proposta si aggiungono i migliori insaccati di mare come la bresaola di tonno, il pescespada affumicato, il salmone e il carpaccio di cuore di baccalà.

Momenti pre-cena da abbinare ad alcune birre artigianali del Birrificio Lariano o alla miscelazione che valorizza il made in Italy, con una ristretta selezione di gin, grappe, rum e amari squisitamente italiani, tra i quali l’introvabile liquore al carciofo di Agnoni o ancora i soft drink del Südtirol.