Vignaioli in Grottaferrata

di Cristiana Antonelli 

Come è noto, dagli accadimenti più nefasti si può, spesso, intravedere un barlume di positivita’ e quella luce in fondo al tunnel celare una sorpresa inaspettata.

Nel nostro caso è proprio durante la pandemia che è nata l’associazione “Vignaioli in Grottaferrata”.

Durante la chiusura forzata dello scorso anno sei produttori legati dalla passione per il loro territorio hanno capito che l’unione fa la forza e si sono aggregati per promuovere la conoscenza del mondo enologico.

Nello specifico l’Associazione “Vignaioli in Grottaferrata”si propone diversi obiettivi, tra i quali una maggiore conoscenza del territorio, il recupero delle ricette della tradizione, dare sostegno al settore vitivinicolo, un incremento del turismo in quelle aree e la salvaguardia della tipicita’ dei vini della zona attraverso rassegne vitivinicole.

LA MANIFESTAZIONE

A tale riguardo il 19 e 20 giugno 2021 si è svolta una manifestazione enogastronomica a Grottaferrata, zona Castelli Romani, a suggello dei buoni propositi ideati dall’Associazione.

Una navetta messa a disposizione gratuitamente dal Comune di Grottaferrata faceva da spola tra le diverse case vinicole i cui rappresentati hanno aperto le loro cantine a tutti gli operatori del settore e appassionati del genere e hanno illustrato con gentilezza, sapienza e fierezza le aziende e i loro prodotti.

La forza propulsiva dell’evento e’ stata la consapevolezza sempre piu’ evidente che la conoscenza del territorio e’ fondamentale per la crescita economica, soprattutto dopo un periodo di profonda crisi economico-sociale che ha investito svariati settori.

LE AZIENDE

Le sei Aziende che hanno deciso di associarsi sono: Castel De’ Paolis, Gabriele Magno, La Torretta, Agricoltura Capodarco, Emanuele Ranchella e Villa Cavalletti.

Sono tutte legate dal desiderio comune di produrre vini e lavorare con le materie prime migliori ogni giorno, ma anche la valorizzazione del territorio di cui fanno parte credendo e lottando insieme per un progetto di crescita comune.

Una fresca brezza, l’odore di erba e paesaggi romantici in mezzo ai filari di vite hanno fatto da contorno ai racconti affascinanti dei vignaioli mentre il loro vino, simbolo del territorio, riposava nelle botti in attesa del momento piu’ giusto per poter essere gustato.

E questa intuizione e’ stata meritevole di successo.