di Maria Talesa
Tenuta Castelbuono è un’immersione straordinaria nel cuore dell’Umbria che spazia tra vino, arte e natura e rientra nell’ambizioso progetto della famiglia Lunelli, da tre generazioni alla guida delle cantine Ferrari, di creare vini che abbiano un legame d’eccellenza con il proprio territorio d’appartenenza.
Affascinati da una terra antica e quasi mistica come l’Umbria e da un vino di potenza e longevità straordinarie quale il Sagrantino, i Lunelli acquisirono la tenuta Castelbuono nel 2001, 30 ettari vitati nei comuni di Montefalco e Bevagna.
I primi sforzi si concentrarono sui vigneti, valorizzandone quelli esistenti e impiantandone di nuovi. Oggi tutti in regime biologico.
C’era bisogno poi di una nuova cantina e la famiglia Lunelli, in virtù di una solida e vecchia amicizia con Arnaldo Pomodoro, uno dei maggiori artisti contemporanei, propose a lui di realizzarla.
Nasce Il Carapace, la cui forma ricorda la tartaruga simbolo di stabilità e longevità che si offre allo sguardo come una grande cupola ricoperta di rame, incisa da crepe che ricordano i solchi della terra che l’abbraccia.
Un elemento scultoreo a forma di dardo di colore rosso che si conficca nel terreno ne sottolinea l’opera nel paesaggio.
Entrare nel “Carapace” significa addentrarsi in un’opera unica, che sfida i confini tra scultura e architettura in una tensione perfetta tra cielo e terra per lasciarsi coinvolgere in un’esperienza sensoriale unica e sentirsi da subito parte integrante di questo gioco di armonie in cui i vigneti circostanti ne rappresentano la cornice.
Tra testa, coda e scheletro della tartaruga, le linee geometriche confluiscono al centro della struttura e ne rappresentano il cuore.
Da qui, percorrendo una scala a chiocciola, attraverso grossi gradoni, si entra nel luogo dove il Sagrantino riposa e affina come in un luogo sacrale, con rimando alla filosofia della Ziggurart e all’unione tra cielo e terra.
A sottolinearne l’aspetto sacro, una stanza al cui centro è collocato un altare che rappresenta la perfezione e invita ad innalzare lo sguardo aldilà di un oblò posto in alto, in questo continuo rimando di giochi tra cielo e terra.
Uno scrigno per il vino e un inno alla lentezza e alla longevità.
La Degustazione
Ziggurart Montefalco rosso D.0.C. 2020
In un calice rosso rubino brillante, si esprime con eleganti aromi di ciliegia nera e visciola, marasca e chiodi di garofano ma anche essenze balsamiche e note di cioccolato fondente. Avvolgente ed equilibrato al palato.
Lampante Montefalco rosso D.O.C. Riserva 2019
Un intenso rosso rubino luminoso con sfumature granato, di grande eleganza e struttura. Ciliegia sotto spirito, frutti rossi in confettura, violette e chiodi di garofano. L’assaggio è vigoroso con trama tannica matura.
Carapace Montefalco Sagrantino D.O.C.G. 2018
Rubino intenso, al naso è un’esplosione di more in confettura e mirtilli, petali di rosa e terra bagnata. Cioccolato fondente e liquirizia. Suadente al gusto con tannini fini e gentili.
Passito Montefalco Sagrantino D.O.C.G.
Affascina per il colore rubino luminoso. Catturano il naso i suoi profumi di mirtillo e more in confettura, accenni di liquirizia ed erbe aromatiche. Deliziosamente dolce, è bilanciato da un intrigante finale tannico.
Quattro vini straordinari che esprimono eleganza, potenza e armonia.
Vocabolo Castellaccio, 9
Loc. Cantalupo
06031 Bevagna (PG)
Umbria, Italia