Redazione
Grazie ad un approccio alla sostenibilità a tutto tondo, l’azienda vinicola toscana si aggiudica il prestigioso premio conferito dalla rivista britannica The Drink Business nella categoria ‘wine, beer or cider business”’ e guarda al futuro con importanti investimenti
Si è celebrato in una cerimonia dal vivo a Londra il Drinks Business Green Awards 2021, l’unica iniziativa che premia gli operatori del settore delle bevande che adottano un approccio ecologico e sostenibile alla loro attività, giunto quest’anno alla sua dodicesima edizione. Nella categoria ‘‘wine, beer or cider” è la storica azienda vitivinicola toscana Ruffino ad aver conquistato il primo posto.
I giudici sono rimasti particolarmente colpiti dalla qualità delle candidature di quest’anno. In particolare, nelle motivazioni che hanno portato alla vittoria di Ruffino, la giuria ha dichiarato: “Il vincitore di quest’anno è un’azienda che ha fatto grandi passi avanti nella gestione sostenibile della sua produzione di vino. Dal ridurre l’uso di energia e i rifiuti, al promuovere la biodiversità, Ruffino ha davvero impressionato i nostri giudici. Con un bilancio di sostenibilità completo, è stato chiaro a tutti come questa azienda italiana stia prendendo in modo estremamente serio il suo approccio all’ambiente, facendo molti cambiamenti nell’ultimo anno, in meglio e misurabili, dalla creazione di zone umide alla certificazione biologica.”
“Siamo molto orgogliosi di ricevere questo premio” afferma Sandro Sartor, Presidente di Ruffino. “Rappresenta la testimonianza che la cura che mettiamo nel produrre il nostro vino e nel preservare l’ambiente in cui operiamo è riconosciuta a livello internazionale. Crediamo fermamente di essere i custodi della nostra terra, per questo guidiamo il cambiamento dando l’esempio nel nostro settore e ai nostri fornitori”. ‘Cura’ è un termine molto caro a Ruffino: con il programma Ruffino Cares, infatti, sin dal 2018 l’azienda si propone di abbracciare tutti gli aspetti della sostenibilità, in primis l’ambiente, ma anche quelli sociali ed etici che sono fondamentali per mettere in pratica una cultura aziendale realmente responsabile. Il programma, in particolare, si pone l’obiettivo di comunicare ed educare gli stakeholder interni ed esterni sull’impegno e la responsabilità dell’azienda riguardo alle pratiche sostenibili ed etiche.
Un impegno concreto che promuove un approccio a tutto tondo verso la sostenibilità. Solo nell’ultimo anno, infatti, Ruffino ha ottenuto le certificazioni SNQPI e Biodiversity Friend per il 100% dei vigneti di proprietà dell’azienda; oltre la metà il processo di conversione al biologico dei vigneti di proprietà e entro il 2025 il 100% della produzione sarà biologica: una sfida ambiziosa, in cui l’azienda crede fermamente e che permetterà di ridurre il suo impatto ambientale e di soddisfare le esigenze dei consumatori sempre più attenti a scegliere prodotti sostenibili. L’approccio integrato di Ruffino riguarda anche i fornitori e i partner: infatti la società prevede di utilizzare il 100% di uva da fornitori sostenibili o certificati biologici e di convertire il 100% delle auto aziendali in modelli elettrici o ibridi. Sono inoltre state realizzati 2 impianti di trattamento delle acque reflue all’avanguardia per le cantine. L’80% di rifiuti prodotti è stato conferito per il riciclo e il 100% dei siti di produzione sono stati certificati ISO 14001:2015.
I progetti per la cura del territorio dell’azienda sono importanti e prevedono nel prossimo biennio di alimentare 2 cantine con i pannelli solari, di coltivare il 95% di ettari di proprietà con agricoltura di precisione, di portare il 100% dei vigneti di proprietà allo Standard nazionale di sostenibilità del vino certificato e, infine, di definire gli obiettivi al 2030 per la riduzione dell’acqua e delle emissioni.
Inoltre è stato realizzato, secondo le linee guida della Global Reporting Initiative e garantito da un revisore terzo, il terzo bilancio di sostenibilità che registra l’impegno di Ruffino di assegnare ai progetti per la sostenibilità circa il 26% dei suoi investimenti totali, superando gli 8 milioni di euro nei prossimi quattro anni.