di Maria Talesa
Eco-sostenibilità e tutela del territorio: la sfida dell’azienda agricola biologica Raffaele Palma in costa d’Amalfi
Siamo abituati a definirla viticoltura eroica, lui sostiene che di eroico non vi è nulla se non tanta passione e amore per il proprio lavoro, nel rispetto della biodiversità e dell’ambiente.
Raffaele Palma, uomo caparbio e generoso, con uno spiccato intuito imprenditoriale intessuto, dalle origini contadine e rurali, foriero di idee e progetti da realizzare.
Un tutt’uno con la sua azienda, 22 ettari (di cui 6 vitati, 2 di limoneto, 2 di uliveto e 12 di bosco), sospesi tra cielo e mare nell’incantevole cornice della costiera amalfitana che, a partire dal livello del mare, si innalzano verticali come prodigi della morfologia del luogo, fino a 450m.
Tuttavia, man mano che si sale, lo stupore invade i sensi e alimenta l’attesa: sagome rocciose solcano il cielo e sembrano tuffarsi in mare, mentre i profumi della macchia mediterranea si respirano nell’aria e rimangono nella memoria olfattiva fino a riemergere nel calice da lì a poco. Poi l’ascolto della natura, inframezzata da lecci secolari, che ospitano variegate specie faunistiche, restituisce quasi un concerto delle migliori opere classiche.
Infine, l’accoglienza calorosa e gentile di chi attende il proprio ospite e lo fa sentire a casa e, quasi a volerlo prendere per mano, lo accompagna fiero tra le asperità di una natura incontaminata raccontandone i ritmi produttivi e i cicli vitali.
Si incontrano subito limoneti IGP Costa d’Amalfi, che fanno da scrigno ad una lunga scia di arnie con produzione di eccellente miele biologico.
Poi uliveti secolari autoctoni che producono un olio DOP dalle caratteristiche organolettiche uniche e inconfondibili, il cui nome Nodo/Dono, evoca significati profondi e mitologici.
Filari a strapiombo che affondano le radici nella roccia, valorizzati dalle lavorazioni con metodi biologici e supportati dal recupero dei residui culturali e produttivi stessi per vini di forte espressione territoriale e grande carattere che rientrano nella DOC Costa d’Amalfi.
Vini che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti da Guida Bio: in particolare Puntacroce 2015 è stato premiato con la Foglia d’Oro, massimo riconoscimento, mentre Montecorvo 2016 e Salicerchi 2018 hanno ottenuto 5 foglie verdi.
I vini
PUNTACROCE Costa d’Amalfi D.O.C. bianco (Foglia d’Oro per l’annata 2015)
Giallo dorato brillante, nasce da un assemblaggio tra Falanghina, Biancolella, Ginestra ed altre varietà locali. Al naso note di ginestra seguite da sentori di caramello e frutta in confettura. Il sorso è ampio e strutturato. Equilibrato, armonico e longevo.
MONTECORVO Costa d’Amalfi D.O.C. rosso
Da un uvaggio di Piedirosso, Aglianico e Tintore nasce il Montecorvo, dal colore rosso rubino luminoso. All’esame olfattivo si mostra intenso, fine e complesso con profumo di prugne rosse, arance, petalo di rosa e ribes. Al gusto è acido e teso, ben bilanciato in struttura e persistenza.
SALICERCHI Costa d’Amalfi D.O.C. rosato
Da una soffice pressatura di Piedirosso, Aglianico e Tintore nasce il Salicerchi dal colore ramato luminoso con intensi sentori di ribes, liquirizia e fragoline di bosco. Il sorso è fresco ed equilibrato. La persistenza si fonda su un’ottima struttura acida.