L’Oltrepò di Tenuta Mazzolino si racconta a Roma

di Maria Talesa

Nell’elegante cornice di palazzo Velabro, tra il Palatino e il Foro Boario, durante un pranzo informale, Francesca Seralvo, terza generazione alla guida della realtà enoica in provincia di Pavia e Stefano Malchiodi, enologo e agronomo dell’azienda, si raccontano e ci guidano in un viaggio appassionante alla scoperta di Tenuta Mazzolino, della sua storia e dei suoi vini.

Tutto ha inizio nel 1980 quando Enrico Braggiotti decide di dar vita a questo progetto enoico, armonia tra ambizioni internazionali e legame con il territorio, nel cuore di una grande zona di origine controllata, l’Oltrepò, nella provincia di Pavia. Una terra fatta di sapori e tradizioni tutte da scoprire, reinterpretando il territorio con un occhio rivolto alla Borgogna, grazie anche alla collaborazione con Kyriakos Kynigopoulos enologo francese di origine greca.

Così, su questi terreni argillosi e poco calcarei, venti ettari di vigna si ergono lungo i ripidi pendii della collina per dare vita a un Pinot Nero di razza e di grande longevità. Oltre al Pinot Nero, vengono coltivati anche Chardonnay, Bonarda e Cabernet Sauvignon.

Dagli anni Novanta la Tenuta è diretta da Sandra Braggiotti figlia di Enrico e, dal 2015 la direzione dell’Azienda passa nelle mani di Francesca che abbandona la sua brillante carriera da avvocato per prendersi cura della collina del “Pinot nero” su diretta volontà del nonno.

Bassa produzione per ettaro, potatura corta e inerbimento naturale dei vigneti senza uso di concimi chimici sono il passaporto per ottenere vini autentici con una forte identità che raccontano una storia, fatta di tradizione e innovazione, di identità e di passione.

Quattro le etichette in degustazione durante il pranzo:

 

Cruasè 2018, Pinot Nero Spumante Rosè

Rosa tenue luminoso con riflessi ramati e un perlage fine e persistente.

Cruasè 2018

Al naso complesso con evidenza di piccoli frutti rossi, note di pane grigliato e pasticceria portate dalla lunga presenza sui lieviti. Al palato setoso e fresco, con un notevole equilibrio tra acidità e una leggera vena sapida. 

Blanc 2021, Chardonnay

Dal profilo elegante, morbido e profondo, ispirato alla tradizione francese dei grandi bianchi d’oltralpe. Emana profumi di frutta gialla e scorza di agrumi che si fondono in leggere nuance di burro, vaniglia e frutta secca. Al palato è rotondo, equilibrato, di viva freschezza e piacevole sapidità, con una lunga persistenza.

Terrazze Alte 2021, Pinot Nero

Rosso rubino tenue e luminoso. Fresco e fruttato contraddistinto dalla tipica eleganza del vitigno, vinificato e affinato solo in acciaio. Al naso emergono sentori di sottobosco, piccoli frutti e fiori rossi che invitano ad un sorso snello, piacevole e rinfrescante, con delicati tannini in chiusura.

Noir 2019, Pinot Nero

Ampio, complesso, affascinante, il “Noir” è una delle più belle espressioni di Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese, dal profilo aromatico borgognone. Nel calice si offre nel suo classico colore, rosso rubino con raffinate note di frutti rossi, fiori e cuoio accompagnati da sottili sfumature speziate e boisé. Al palato è nitido, morbido e complesso, di grande carattere e lunga persistenza.

Ad accompagnare i vini di Tenuta Mazzolino, il menù della Chef Penelope Musolino con le sue proposte della tradizione romana in chiave moderna e raffinata.

Un’esperienza di gusto in perfetto equilibrio tra incontro di culture, sapori e innovazione. Sottile analogia con la filosofia di Francesca e famiglia.

Fare e bere vino non è nè un lavoro nè un passatempo. È uno stile di vita.