Valter Bosticardo, il suo “Pensiero” di Tenuta Dei Fiori

di Andrea Mazza

Valter Bosticardo, il suo “Pensiero” di Tenuta Dei Fiori

In questo breve articolo voglio raccontarvi di Tenuta dei Fiori. Una cascina ristrutturata con cura e passione, a Calosso, vicino ad Asti, in cui si trova anche un agriturismo, creato per concedersi qualche giorno di relax fra le colline in cui i vigneti sono protagonisti.
Infatti, proprio le vigne circondano tutto il perimetro delle Tenuta, alternando viti storiche di barbera, che hanno anche più di ottant’anni di età, a filari di moscato, chardonnay, cabernet sauvignon e gamba di pernice, creando un paesaggio favoloso.

Proprio il Gamba di Pernice, sconosciuto ai più, è una varietà salvata dall’oblio, ancora a piede franco, da sempre presente nelle zone che attorniano Calosso ma che solo negli ultimi 10 anni è stato recuperato da qualche viticoltore, come Valter Bosticardo. Il Gamba di Pernice, appunto, rientra in una denominazione apposita, la DOC Calosso.

Vignaiolo eclettico ed estroso, Valter, segue direttamente tutto il ciclo produttivo dalla vigna di circa 6 ettari alla cantina, porgendo sempre grande attenzione all’ambiente.

Ora, però, voglio farvi scoprire, se ancora non ne siete a conoscenza, un prodotto di Tenuta dei Fiori assolutamente unico.

Avreste mai pensato ad un parallelismo Moscato-Metodo Classico?

Io sinceramente no. Ma per fortuna un uomo “folle e testardo” come Valter Bosticardo si.

Ed è infatti, nel 1986 che nasce, Pensiero, questo è il nome del vino, di un prodotto completamente nuovo. Il primo Moscato d’Asti fermentato in bottiglia con il metodo classico, con una lunga permanenza sui lieviti. La strada per concretizzare questa pazza idea, come mi ha raccontato Valter, non è stata facile, ma costellata di cocci di tante bottiglie esplose durante la seconda fermentazione. Oggi pare che i problemi siano stati affrontati e risolti e questo “Moscato Metodo Classico” arriva sul mercato con tutta la sua esplosiva fragranza di profumi e morbidezza di corpo. E’ però con la vendemmia del 1996 che si è superato ogni limite, mantenendo sui lieviti il prodotto per ben dodici anni, arrivando così a fare il dégorgement nel luglio 2008!

Ma Valter non si accontenta, così a partire della vendemmia 2009, decide di fare quattro diverse sboccature, una dopo 10 anni sui lieviti, una dopo 12, una dopo 15 e l’ultima dopo 18 anni sui lieviti.

Si avete letto bene!!

Io ho avuto la fortuna di degustare il “Pensiero” con sboccatura 2019 e voglio provare a portarvi con me in un viaggio fantastico.

Non voglio quindi perdermi in tecnicismi, perché questo è un vino da bere ad occhi chiusi, seduto sul divano, senza pensare troppo.

E’ lui che ad ogni sorso ti trascina dove vuole e ti fa pensare solo cose belle. I suoi profumi spaziano dalla frutta tropicale, al cedro, poi cenni balsamici, erbe aromatiche, miele e tanto altro. Queste sensazioni sono come degli aerei che ti portano ognuno in un posto stupendo, di quelli che sogniamo spesso in questo periodo difficile.

E’ un’esperienza sensoriale che non si ferma e prosegue proprio quando il palato incontra il liquido.

La sua bollicina è fine e cremosa, tanto da mandarti letteralmente in estasi, il sorso è dolce certo ma mai stucchevole. Il viaggio infatti scorre senza turbolenza con una freschezza che dopo 11 anni risulta ancora ben percepibile!

Poi ti accorgi che la bottiglia è vuota e purtroppo come tutto, anche questo viaggio termina.

L’atterraggio però è morbido e senza contraccolpi, la persistenza, infatti, è tale che il ricordo di questo Pensiero rimarrà indelebile!!

Vino emozionante, passionale e infinito!!

Ora Basta cosi, torniamo sulla terra.

Tenuta dei Fiori di Valter Bosticardo