Solea, l’olio extra vergine da terreni ibridi

di Cristina Barbera

Solea, l’olio extra vergine di oliva nato dall’utilizzo ibrido dei terreni

A Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, c’è un uliveto nato dall’utilizzo ibrido dei terreni.

Nel 2011 l’imprenditore ragusano Enrico Spadola decide di realizzare su terreno agricolo un campo fotovoltaico, l’istallazione a terra della tecnologia che permette lo sfruttamento del potenziale solare, fonte di ricchezza e biosostenibilità, a impatto ambientale quasi nullo.

L’autorizzazione per l’installazione prevedeva anche l’obbligo di piantumare, sul perimetro di tutta l’area dell’impianto, alberi di ulivo per creare con questi una fascia alberata che servisse da schermo visivo come impatto di mitigazione ambientale.

Per questo scopo sono state messe a dimora un totale di seicento piante di olive tra Tonda Iblea, Moresca, Biancolilla e Verdese, che già nel 2012 sono andate in produzione, fornendo un olio dalle ottime caratteristiche qualitative. Questo ha fatto nascere, nella testa dell’imprenditore, appassionato di enogastronomia, l’idea di iniziare a produrre, un olio di alta qualità, autentico, anche partendo dal terreno in cui è fatto: nessun trattamento e zero concimazioni, solo potature e irrigazioni “d’emergenza” in caso di deficit idrico.

Anche le fasi della molitura e della conservazione sono state curate attentamente per raggiungere lo scopo. Le olive, infatti, entro dodici ore dalla raccolta, effettuata rigorosamente a mano, vengono molite in un frantoio di Ragusa che utilizza il metodo di spremitura a freddo a due fasi, un processo che contribuisce a preservare tutte le caratteristiche organolettiche dell’olio.

Per evitare ossidazioni, l’olio, Solea, viene poi stoccato in appositi contenitori di acciaio inox sotto azoto, posti in locali a temperatura controllata.

L’idea di fare un olio di qualità, seguendone tutte le fasi di produzione, per raggiungere risultati elevati, è stato ciò che ha spinto Enrico a non lasciare allo stato brado il suo campo e a continuare a curarlo.

Nei primi anni è stata fatta una prova di vendita a privati, ospiti delle case vacanze che il produttore possiede a Marina di Ragusa, etichettato con lo stesso nome dell’attività.

Circa un anno fa è nata l’etichetta con il nome Solea, che racchiude i due sostantivi “Sole”, in riferimento ai pannelli fotovoltaici alimentati dal sole, da cui tutto è partito, e “Olea”, proveniente dal latino oleum.

Dalla grande passione per il buon cibo e per il vino e da un’esigenza generata per essere a norma con il suo progetto è nato un olio extra vergine di oliva, destinato non solo ai privati, ma anche alla ristorazione e alle botteghe di nicchia.

Enrico ha in previsione di piantumare altri alberi, suddividendoli per varietà per poter produrre in futuro anche degli oli mono varietali.

Solea