Imàgo si riconferma tra il firmamento capitolino

Redazione

Roberto Wirth, proprietario e general manager dell’Hotel Hassler, a poche ore dalla convalida, anche per il 2022, delle Tre Forchette del Gambero Rosso, annuncia la riconferma della Stella Michelin a Imàgo, il ristorante sul meraviglioso rooftop dell’albergo!

Nel corso degli ultimi 12 mesi gli ispettori della Rossa hanno fatto visita a tutti i più autorevoli ristoranti d’Italia, saggiandone la cucina e l’atmosfera. Il risultato di tale ricerca è questa edizione della guida che, ha riservato tante brillanti novità ma anche molte attesissime conferme.

Prima fra tutte, la sfavillante stella capitolina di Imàgo, panoramico ristorante posto al sesto piano dell’Hassler Roma, che, poche ore fa, ha ribadito il suo primato nell’Olimpo della ristorazione italiana ricevendo, ancora una volta, le Tre Forchette del Gambero Rosso. Ad annunciarlo, Roberto Wirth, proprietario e General Manager dell’Hotel Hassler.

Sono davvero felice che, anche per il 2022, gli ispettori della Guida abbiano riconfermato l’alta qualità del lavoro quotidianamente svolto dal nostro Executive Chef Andrea Antonini insieme a tutta la giovane e capace brigata di cucina e di sala, sapientemente capitanata dal Restaurant Manager Marco Amato, affiancato dal sommelier Alessio Bricoli: una squadra salda e fortemente motivata che lavora per l’eccellenza. La notizia mi ha riempito di gioia ed è anche uno stimolo a continuare con determinazione e passione per mantenere standard di accoglienza così elevati” dichiara sorridendo Roberto Wirth.

La riconferma della stella è una bellissima emozione. – commenta Andrea Antonini – Un premio per tutta la squadra che lavora senza sosta al mio fianco ogni giorno. Senza di loro e, soprattutto, senza il supporto di Roberto Wirth, questi traguardi non sarebbero possibili”.

Imàgo e lo Chef Andrea Antonini

Andrea Antonini, classe 1991, nasce a Roma e, nonostante le scuole da perito tecnico, sente immediatamente il richiamo della cucina. Comincia lavorando in piccoli ristoranti, facendo le stagioni estive e invernali durante le vacanze scolastiche. Entra nella brigata dello chef stellato Andrea Fusco con cui rimane alcuni anni e con lui comprende quale tipo di approccio alla gastronomia vuole studiare e realizzare. Con grande determinazione, decide di partire per l’estero e lavorare in ristoranti ove il piatto sia al centro di un vero e proprio processo creativo strutturato. Approda prima nel laboratorio di creatività Quique Dacosta, 3 stelle Michelin spostandosi poi a El Celler de Can Roca, 3 stelle Michelin e miglior ristorante per i 50Best Restaurant. Il richiamo dell’Italia è però forte e quando arriva la possibilità di entrare a lavorare da Enrico Crippa, capisce che è ora di tornare a casa.

“Essere qui come chef di Imàgo è l’avventura della mia vita. Con Roberto Wirth abbiamo subito trovato il punto di incontro sulla filosofia di cucina: al centro c’è l’italianità con omaggi anche alla tradizione e alla stagionalità dei prodotti, proposta con visione e gusto contemporaneo. “Abbiamo da poco celebrato il 125° anniversario dalla nascita dell’Hotel Hassler – conclude Roberto E. Wirth – e da quando, giovanissimo sono partito per gli Usa pieno di sogni e di voglia di riuscire, ho sempre pensato che non esistesse altra strada oltre quella d’eccellenza. L’Imàgo è un ristorante dove il mio tocco personale è sempre stato essenziale. È stato così nel momento in cui ho deciso di trasformare in ristorante gourmet il locale che mio padre, Oscar Wirth, decise di creare nel 1956, in occasione della totale ricostruzione della struttura dopo la guerra: il Roof Top dell’Hotel Hassler fu il primo ristorante d’Italia ad avere panorama mozzafiato sulla città, anticipando così la tendenza internazionale a utilizzare le terrazze per la ristorazione. Ed è così anche ora: Imàgo è il contenitore della nostra filosofia che si esprime attraverso un percorso gastronomico unico e originale.”