“Apollo resisti!”

Redazione

“APOLLO RESISTI!”, L’OPERA D’ARTE PROTAGONISTA A MONTEVERRO: UN MESSAGGIO DI RESILIENZA

Realizzata da Davide Dormino – l’artista udinese di nascita, ma etrusco d’origine noto per l’opera Anything to Say? – verrà ospitata dalla cantina di Capalbio in occasione di “Arte&Vino”

Monteverro ancora una volta esprime la sua anima eclettica di cantina gioiello, aperta alle contaminazioni con altri ambiti e rinnova la collaborazione con Arte&Vino, il progetto ideato da Maria Concetta Monaci con l’associazione Capalbio è vino, nato nel 2014 per promuovere il territorio di Capalbio attraverso un percorso eno-artistico tra le cantine della zona. Quest’anno la tenuta della Costa D’Argento ospiterà un’opera perfetta per i tempi attuali, “Apollo Resisti!”, realizzata da Davide Dormino, artista viterbese, docente al Rufa – Rome University of Fine Arts – di Roma, che oggi suona come un augurio e un’incitazione ad affrontare con coraggio un periodo di sofferenza generale a causa della pandemia.  Si tratta di una scultura in bronzo, che si rifà al Colosso di Rodi, di cui Dormino riproduce la parte inferiore, le due gambe che collegavano l’ingresso al porto. “Nel mezzo, la linea dell’orizzonte, fondamentale affinché la Terra, come la conosciamo noi, possa essere pensata, punto d’incontro fra quel che c’è e quello che deve ancora venire, fra il reale e il possibile”, spiega l’autore stesso.  “D’altronde nell’antico lo scultore era “colui che mantiene in vita”.  L’opera riproduce dunque la parte inferiore del Colosso con le due gambe a formare un triangolo che è una figura ricca di significati: rappresenta la terra e, al tempo stesso, la divinità. Le gambe tese compensano la mancanza di verticalità dovuta alla perdita del busto. Nella sua incompletezza assume una maestosità tutta nuova, le gambe metaforicamente si ergono come due colonne che simboleggiano l’Arte stessa, impegnate in una prova di forza nei confronti del mondo.  E da qui il grido: “Apollo Resisti!”“Come il Colosso originale, diventa così una porta d’accesso verso tutto ciò che l’orizzonte dietro di essa porta con sé”, spiega Dormino. “Che poi, semplicemente, è il mondo stesso”.

Tenuta

All’interno della Tenuta le due gambe dell’opera poggeranno su due basi di castagno – un legno scelto non a caso, un tempo il più utilizzato per le botti, è simbolo di resistenza e protezione, intorno a esso tutti gli esseri viventi trovano riparo – che  alzeranno la struttura, permettendo alle persone di passarci sotto, proprio come in un’ipotetica porta verso il mondo che in questo caso è interpretato dalla vigne di Monteverro, dolcemente adagiate su una collina che si estende tra Capalbio, la piccola Atene,  e il mar Tirreno, ed è un mondo che racconta di una storia di amore e di passione per la terra e per il vino, un mondo che parla di un territorio ricco di sfumature, la maremma autentica così piena di profumi e suggestioni ancestrali, così vera e originale, luogo ideale di resistenza e resilienza, in un momento così particolare come quello che stiamo vivendo in questo momento.

In attesa dell’apertura ufficiale di Arte & vino – solitamente in calendario da maggio a ottobre – l’opera sarà visitabile nella vigna di Monteverro a partire dal primo maggio.

Per prenotare un a visita privata in cantina, contattare 0564 890937 o visit@monteverro.com

www.monteverro.com