di Antonio Stanzione
Quest’oggi portiamo alla vostra attenzione uno dei vini più affascinanti, esportati e qualitativamente importanti d’Italia. Siamo in Veneto e per l’esattezza in provincia di Verona, nel territorio della Valpolicella, un lembo di terra ricco di profumi, colori, vigneti, terrazzamenti, sentieri, ciliegie e olivi. Questa zona si divide in tre distinti areali, quello storico che, prende il nome di Valpolicella Classica, che una volta era conosciuto come “il giardino di Verona”, ma la zona di produzione della Valpolicella va dalle rive del fiume Adige, alla Valpantena, alla valle di Cazzano di Tramigna, Illasi e Mezzane.
Le varietà principalmente utilizzate nella denominazione, per la produzione del nettare di bacco sono: Corvina, Corvinone e Rondinella. Ma passiamo ora a conoscere il particolare metodo di lavorazione delle uve per ottenere l’Amarone, senza dubbio uno dei vini secchi più famosi al mondo ottenuti con il metodo dell’appassimento delle uve, che sostano in fruttai areati per un periodo che va da 100 a 120 giorni, questo consente la concentrazione degli zuccheri prima delle pigiatura delle uve, ma non solo, proprio questa concentrazione zuccherina così alta, determina lunghe fermentazioni e importanti strutture e alcolicità dei vini.
I migliori Amaroni Bio in commercio nel 2021 sono:
Il Lussurioso 2016 Amarone della Valpolicella DOCG di Buglioni, un blend di Corvina, Corvinone, Rondinella e Croatina, prodotto in circa 42000 bottiglie; vino che si distingue per i suoi sentori fruttati, speziati e tostati che dona una lunga persistenza.
Amarone della Valpolicella Classico 2016 di La Dama, blend di Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara, di cui se ne producono 10000 bottiglie; a dominare sono i piccoli frutti e le spezie che lasciano spazio ad un sorso morbido e fruttato.
Amarone Punta 470 del 2016 di Cà Rugate, blend di Corvina e Rondinella, di cui se ne sono prodotte circa 30000 bottiglie; qui le spezie dolci e i fiori appassiti accompagnano i piccoli frutti rossi, prima di donare un sorso morbido e carezzevole.
Amarone Classico Sant’Urbano 2016 di Speri, Corvina, Rondinella e Molinara le uve, che donano circa 100000 bottiglie; frutti rossi in confettura, spezie e cenni tostati precedono un sorso fresco ed elegante.
Amarone della Valpolicella 2015 di Fattori, da uve Corvina, Corvinone e Rondinella, di cui esistono circa 4000 esemplari; piccoli frutti rossi e cenni tostati anticipano un sorso morbido ed equilibrato.
Amarone 2015 di Massimago, qui ad essere vinificate sono Corvina, Corvinone e Rondinella, di cui se ne producono poco più di 6500 bottiglie; spezie, cenni tostati e frutti rossi anticipano un sorso morbido e di buon equilibrio.
Amarone Riserva Le Balze 2013 di Novaia, un blend di Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta; qui fiori appassiti, piccoli frutti rossi e tabacco anticipano un sorso morbido fresco ed elegante.
Amarone della Valpolicella Classico 2013 di Secondo Marco, da uve Corvina, Corvinone e Rondinella prodotto in 20000 bottiglie; piccoli frutti rossi in confettura, spezie e toni tostati anticipano un sorso ricco, morbido e persistente.
Amarone di Valpolicella Classico 2012 Tenuta Santa Maria Valverde da uve Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara e Oseleta per un totale di circa 1500 esemplari; spezie scure, cenni tostati e piccoli frutti rossi in confettura fanno da apripista per un sorso dinamico ed elegante.
Amarone della Valpolicella 2011 Trabucchi d’Illasi, un blend di Corvina, Croatina e Rondinella per circa 10000 bottiglie; qui a dominare sono i cenni tostati che si accompagnano alle spezie e ai piccoli frutti rossi in confettura, prima di regalare un sorso pieno e di grande vivacità.
Teste Dure Amarone Riserva 2010 Buglioni, 3570 bottiglie numerate per questo blend di Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta; elegante nei toni tostati, fruttati e speziati, il sorso regala sensazioni calde e avvolgenti.