di Antonio Stanzione
Nata da un’idea di Carlo Catani e Andrea Spada, presso la sede della Riserva storica del Sangiovese, a Bertinoro, il 2 ottobre scorso, sono andate in scena le degustazioni tecniche di Albana Dèi.
Giunta ormai alla sua nona edizione, Albana Dèi ha l’obbiettivo di aprire un focus e accendere i riflettori su un vitigno autoctono romagnolo, spesso e a torto, sottovalutato, soprattutto nella sua versione più moderna, ossia secco.
A Bertinoro, città culla dell’Albana, che deve il suo nome ad una citazione di Galla Placidia, che, dopo aver assaggiato il vino, sollevò la ciotola ed esclamò: “Non così umilmente ti si dovrebbe bere, bensì berti in oro”, si è tenuta la degustazione tecnica di poco più di 60 etichette.
Come ogni anno, l’impegno encomiabile del direttore del Consorzio, Filiberto Mazzanti e tutto lo staff del sodalizio romagnolo, hanno reso possibile questa bella manifestazione che, oltre alla giuria tecnica di addetti ai lavori, impegnati in una prima fase, coinvolge anche una giuria popolare, che, successivamente ed in varie sedi, vota il suo vino preferito tra i finalisti decretati dalla media dei voti dei tecnici.
Il vitigno
Secondo alcuni studiosi, il nome Albana deriva dai Colli Albani, ma secondo delle ricostruzioni più recenti si pensa nasca dal caratteristico colore chiaro dell’uva e che derivi, quindi, da Albus, ossia bianco. Presente in Emilia Romagna sin dal tempo dei romani, in questa regione si è ambientato alla perfezione tanto da dar vita alla prima DOCG italiana derivante da un’uva a bacca bianca nell’ormai lontano 1987.
Noi di Guida Bio abbiamo avuto l’onore di essere presenti all’evento e pertanto, vogliamo regalare a tutti voi una panoramica delle migliori espressioni di Albana secche bio degustate; le degustazioni saranno in ordine alfabetico per azienda.
Le Degustazioni
Cantina San Biagio Vecchio, il Sabbia Gialla 2020 è un vino fruttato e floreale, che si accompagna a lievi note di miele che emergono da cenni speziati. Il sorso è morbido e di buona persistenza.
Celli, I Croppi 2020 è un vino fruttato, speziato e floreale al naso; il sorso è caldo e sapido.
Fondo San Giuseppe, Fiorile 2020, ha un animo tostato che porta al naso cenni di vaniglia e tabacco, che si abbracciano a note floreali e fruttate.
Giovannini propone e colpisce con tre vini: GioJa 2020, è fruttato e floreale al naso e con un sorso teso e agrumato; segue 8000 del 2020, un vino che sprigiona note di frutta matura, fiori e spezie al naso prima di lasciarci con un sorso fresco; chiude G.G.G. 2019 che regala un naso fine e complesso nelle sue sensazioni fruttate di albicocca matura, spezie e fiori di camomilla che emergono da lievi sensazioni tostate, con un sorso fresco e corrispondente.
Marta Valpiani rapisce la nostra attenzione con Madonna dei Fiori 2020, finalista del concorso, un vino intenso, complesso ed elegante al naso che si esprime con sentori di frutta a polpa gialla matura in sciroppo, che si accompagnano a cenni floreali e speziati prima di lasciare spazio ad un sorso dinamico, fresco, sapido e corrispondente; più semplice e immediato Delyus 2020 con sentori fruttati, floreali e agrumati al naso, che sfociano in un sorso fresco.
Poggio della Dogana propone Belladama 2020, un vino di color giallo dorato alla vista e dal bouquet olfattivo dominato da toni floreali, speziati e di frutta matura che emergono da cenni balsamici che conducono ad un sorso teso e corrispondente.
Tenuta la Viola impressiona con il suo Frangipane 2020, che dona sensazioni agrumate, fruttate e floreali al naso, prima di un sorso teso e dinamico.
Tenuta Masselina propone Vino delle Anfore 2019, un nettare che esprime cenni fruttati di albicocca che si accompagnano a toni floreali di fiori di sambuco, che emergono da sbuffi speziati e minerali al naso, con un sorso teso, sapido e dinamico.
Tenuta Santa Lucia con Paride 2020, un vino dai cenni fruttati, floreali e speziati al naso; Albarara 2020 è un nettare caratterizzato da un bouquet olfattivo dolce, che sa di frutta matura, spezie e miele che danzano su un tappeto floreale, il sorso è sapido e fresco.
Tre Monti ci rapisce con le sue due Albana, entrambe finaliste del concorso, Vigna Rocca 2020 è un nettare dai dolci toni di miele, frutta matura e spezie che emergono da sbuffi minerali e di erbe aromatiche, che conducono ad un sorso fresco e fruttato; Vitalba 2020 esprime cenni di frutta surmatura, fiori di camomilla, spezie e sensazioni di miele, prima di lasciare il passo ad un sorso teso, agrumato e di grande persistenza.
Villa Papiano con Terra! 2020 chiude la nostra carrellata con un vino caratterizzato al naso da cenni di frutta matura in sciroppo, fiori e cenni speziati che conducono ad un sorso pieno, succoso, fresco e sapido.