L’entusiasmo tipico romagnolo, la vocazione del territorio, le uve pregiate e le competenze della squadra che ha sposato il progetto Poggio della Dogana, hanno permesso la nascita dei loro vini.
La conduzione dei vigneti è in regime biologico e la proprietà si sviluppa su due territori collinari entrambi ad un’altitudine tra 180 e 300 metri sul livello del mare in aree da sempre vocate alla coltivazione della vite sia per la composizione dei suoli che per la equidistanza dal mare e dai crinali Appenninici.
La loro missione è quella di accompagnare l’evoluzione del Romagna Sangiovese, Romagna Albana e Romagna Trebbiano a gusti più attuali, rispettando la tradizione legata al suo straordinario terroir, con la volontà di rendere omaggio a questo angolo d’Italia e alla sua storia enologica.