Indirizzo Via Farneto
Città Serra de' Conti AN

Ci troviamo sulla collina che sovrasta Serra de’ Conti, siamo nel cuore della zona del Verdicchio classico Doc, dove l’aggettivazione classico definisce l’area storicamente vocata alla coltivazione del Verdicchio, e dove si producono anche i vini afferenti alla denominazione Rosso Piceno
L’azienda si estende su 60 ettari di cui 35 vitati che formano un unico corpo.
Dei 35 ettari vitati 28 sono a Verdicchio e 7 sono di vigneto bacca rossa prevalentemente Sangiovese Montepulciano oltre vitigni di condimento come Cabernet Syrah Pinot nero merlot.
L’azienda è condotta secondo i dettami del “Basso Impatto Ambientale” che vuol dire inerbimento perenne dei vigneti, concimazioni organiche e trattamenti con prodotti di sintesi ma utilizzati solo per contatto e non per via sistemica.
il nome dell’azienda è determinato dal fatto che nell’ambito del territorio sono presenti un numero cospicuo di querce della specie farnetto più comunemente conosciuta come Farnia e che nell’ambito territoriale dell’azienda Ci sono diversi Casali uno dei quali è stato recentemente ristrutturato e reso fruibile per il punto vendita, si compone di una sala degustazione e una sala conferenze il tutto immerso all’interno dei Vigneti con una vista sulla valle del fiume Esino.
Casalfarneto ha avviato la propria attività di produzione di vini nel 1995 grazie alla iniziativa di Danilo Solustri, agronomo di Serra de’ Conti che partì da un appezzamento di circa 19 ettari vitati che all’epoca avevano circa 20 anni di vita.
L’esperienza è stata improntata alla produzione di vini di alta qualità, puntando al Produzione di Verdicchio Classico Superiore, ulteriore aggettivazione di qualità determinata dal fatto che la resa dei Vigneti è mantenuta al di sotto dei 100 quintali per ettaro.
Nel 2005 L’azienda è passata di mano entrando nell’orbita del gruppo Togni, sono stati fatti importanti lavori di ristrutturazione è stata costruita la cantina e soprattutto è stato ampliato il numero degli ettari vitati da 19 del 2005 si è passati agli attuali 35.
i reimpianti sono stati progressivi, gli ultimi tre ha sono entrati in produzione quest’anno.
La particolarità è che tutti gli impianti sono stati fatti utilizzando marze provenienti dal Vigneto originario che ormai ha raggiunto l’età di 50 anni.
Originale è anche la modalità di vendemmia effettuata in diversi momenti per poter ottenere vini, che pur partendo da una sostanziale uniformità di territorio e da un unico clone si presentano al palato con caratteristiche sostanzialmente diverse tra di loro.
raccogliamo giornalmente non più di 180 ql di uva in modo da ottenere circa 150 ql mosto che vengono vinificati separatamente così da determinare una sorta di diario della vendemmia che ci consente una migliore gestione dei tagli una volta finito il processo di vinificazione di ogni singola giornata di vendemmia.
In pratica raccogliamo le uve in tre momenti successivi.
Una prima vendemmia viene eseguita a fine agosto / inizio settembre dove vengono raccolte le uve ad alto tenore di acidità fatte fermentare in legno e che costituiscono la base del metodo classico e della nostra riserva;
Torniamo in vendemmia metà settembre a maturità standard dove facciamo la raccolta massiva del Verdicchio classico Superiore, lasciando sul vigneto solo i grappoli perfettamente integri ed immuni dal marciume o da attacchi di muffa, questi grappoli vengono raccolti a metà ottobre quando hanno raggiunto un leggero stato di surmaturazione;
successivamente vengono raccolte le uve a bacca rossa per ottenere i vini dell’altra denominazione presente in questo territorio che è il Rosso Piceno
La cantina stata realizzata nel 2005 con tecniche già all’avanguardia che la rende ancora oggi estremamente moderna e con accorgimenti tecnologici che consentono la perfetta elaborazione delle uve.
Per quanto riguarda la tecnica di vinificazione del Verdicchio l’azienda lavora tutte le uve con la tecnica di riduzione Quindi tutte le fasi di vinificazione vengono eseguite in assenza di ossigeno fin dall’arrivo delle uve, dove si interviene già nelle vasche utilizzando neve carbonica e ghiaccio secco per fare in modo che non vi sia la presenza di ossigeno.
La pressa anch’essa a tenuta stagna lavora in assenza di ossigeno, per evitare qualsiasi forma di contaminazione con l’ossigeno anche la camera di pigiatura all’interno del cilindro della pressa viene automaticamente saturata con azoto.
questa tecnica di vinificazione è fondamentale per mantenere più integro possibile l’aspetto aromatico delle uve;
Il mosto così ottenuto viene raffreddato a circa 8 gradi per far decantare le fecce, una volta eliminate le fecce il mosto pulito viene posto su nuove vasche, vengono inoculati i lieviti e la temperatura del mosto viene portata a 16 ° per far iniziare la fermentazione che va avanti per circa 10-14 giorni dopodiché il vino inizia il suo percorso di pulizia e di affinamento.
Una volta che il vino ha completato il percorso di maturazione vengono determinate le masse delle varie etichette di verdicchio che caratterizzano la nostra Azienda.