I vini Caiaffa interpretano appieno l’unico comandamento imposto dall’agricoltura sinergica: tutto si tiene. Si tratta di un nuovo, antichissimo modo di concepire la natura quale unica grande collaboratrice poiché l’ambiente che circonda il vigneto, se saputo leggere e interpretare, contribuisce alla causa di chi lo coltiva.
L’azienda familiare si trova a Cerignola, sulle alture che delimitano il leggendario Tavoliere delle Puglie, una terra dove i Caiaffa hanno bandito l’uso di insetticidi e pesticidi e lasciato prosperare flora e fauna rinunciando volentieri ai prodotti di sintesi chimica convenzionalmente in uso, al fine di incoraggiare la presenza di alcune specie di insetti che, per loro natura, ne scacciano altre che, invece, sarebbero dannose. Ecco il senso di questa avventura vitivinicola e famigliare: assistere il brulichio impercettibile ma costante della natura, incoraggiare il documentario a cielo aperto che ogni giorno si svolge e che diventa tanto importante non solo per l’armonia degli ecosistemi quanto anche per i vini Caiaffa quali frutto di questo mondo antico. I suoli, di medio impasto, sono ricchi di calcare poiché tutto il Tavoliere, un tempo, era sommerso dalle acque, il ché restituisce oggi un profilo climatico aggraziatissimo, tanto dolce quanto mite, di cui è testimone il territorio circostante chiuso tra la Gravina e il Gargano, ricchissimo per varietà di flora e di fauna. Un territorio forte e antico restituito a se stesso dalla famiglia Caiaffa nella sua dignità di terzo agro più grande d’Italia e ancora scandito dai tempi dell’agricoltura che tutto cadenza e tutto vincola, come tutto vincolano i colori che riempiono le sue forme: il giallo del grano e il blu del cielo e del mare che, dalle vigne, dista appena 4 km e definisce quell’inamovibile bicromia paesaggistica testimone del fatto che, in questo lembo di Puglia, come in paradiso, non piove mai.