Il marketing dei dati è la chiave per la digitalizzazione delle cantine italiane (e l’aumento delle vendite ai privati)

Redazione

Se ne è parlato a Wine2Wine con l’impresa tecnologica Divinea ideatrice del software Winesuite, la cantina altoaltesina Pfitscher e l’azienda vitivinicola RUGGERI & C. S.p.a. della zona di Valdobbiadene.

In Italia le vendite fatte direttamente al consumatore si quantificano tra il 5 al 10%, mentre in Napa Valley (area dedicata alla viticultura americana) i numeri arrivano fino al 70%.  “C’è un’opportunità enorme per le aziende italiane – ha spiegato Matteo Ranghetti, co-fondatore di Divinea in occasione del live talk dello scorso 19 ottobre, promosso dalla stessa impresa tecnologica al Wine2Wine di Verona – che può essere colmata con la diffusione dell’utilizzo dei dati, un presupposto importante per favorire la digitalizzazione delle aziende vitivinicole. Per questo abbiamo sviluppato Winesuite, il software che permette alle aziende di conoscere davvero chi acquista il loro vino, attuando una strategia commerciale e di marketing basata su una percezione vera del cliente, che supera quella basata sul sentimento. L’obiettivo? Aumentare le vendite ai privati”.

Il software Winesuite integra tutti i canali di vendita della cantina, on e off line, in unico strumento che ne automatizza i processi. Il vantaggio è in termini di produttività e risparmio di tempo, quindi una crescita in termini economici, come ha confermato la testimonianza di Daniel Pfitscher, CEO dell’azienda altoaltesina Pfitscher, al live talk di Wine2Wine: “Abbiamo conosciuto Divinea e il loro Winesuite all’inizio della pandemia. Prima gestivamo le visite in cantina e gli ordini delle nostre bottiglie ai privati tramite telefono e moltissime mail, perdendo tempo e senza conoscere realmente i nostri clienti. Ora per acquistare on line bastano pochi click e grazie ai dati raccolti sappiamo chi compra, quando lo fa e cosa acquista, tutte informazioni che ci permettono di comunicare in modo mirato e performante con i nostri clienti. In termini di fatturato B2C, in pochi mesi, siamo passati dal 10 al 20%”.

Tra le possibilità del software Winesuite c’è anche quella di creare un Wine Club per rafforzare il brand, fidelizzare i clienti e dialogare con persone appassionate. “In 10 mesi abbiamo raccolto circa 400 contatti, – ha continuato Pfitscher – clienti affezionati a cui possiamo offrire dei vantaggi, come l’accesso a vecchie annate, acquisto dei vini in anteprima o la partecipazione a visite guidate gratuitamente”. Il Wineclub è un punto di forza anche per Giorgio Bortolin, del team commerciale dell’azienda vitivinicola RUGGERI & C. S.r.l della zona di Valdobbiadene, che fino ad oggi ha sempre gestito l’accesso all’hospitality con strumenti tradizionali richiedendo un investimento di tempo notevole.  “Il tasso di registrazione al Wine Club di chi viene in cantina è altissimo e raggiunge il 99% – ha spiegato Bortolin a Wine2Wine -. In questo modo riusciamo ad avere una continuità nel rapporto tra la cantina e il cliente creando delle vere e proprie relazioni. Oggi con Winesuite una persona riesce a gestire l’organizzazione dei dati in maniera pratica. Questo si traduce in una fidelizzazione del cliente che di conseguenza porterà margine alla cantina. Di recente abbiamo estrapolato un database di persone profilate per un concerto in occasione di Valdobbiadene Jazz e in meno di 24 ore abbiamo esaurito i posti grazie alla definizione di una clientela perfettamente in target con la richiesta. I dati rendono tutte le operazioni verso i consumatori performanti”.

Per maggiori informazioni:
https://business.divinea.com
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