Bruna Flaibani e il suo magico mondo

di Andrea Mazza

Se per caso vi trovate nei dintorni di Cividale del Friuli e volete vivere un’esperienza unica, fermatevi da Bruna Flaibani nella sua Cantina. Bruna è molto impegnata perchè oltre a prendersi cura della famiglia, accudisce le sue vigne con il solo aiuto del papà e di quel Santo del marito, così lo definisce lei stessa, durante il fine settimana. Questo però non le impedirà di dedicare a voi avventori del tempo, nel quale saprà trasmettervi la passione per il suo lavoro, la sua vigna e i suoi vini. Bruna vi accoglierà nella sua cantina come se foste a casa vostra e durante la degustazione, che svolgerete insieme, sarà tutto spontaneo e il confronto molto formativo, perchè con lei, è come parlare con un’amica che conosci da tempo.Bruna è tosta, carica e nonostante le difficoltà climatiche degli ultimi anni non molla di una virgola; quando parla delle sue vigne Le si illuminano gli occhi e sembra quasi che parli dei suoi bambini, conosce di loro ogni minimo particolare e le tratta con tanta cura e dolcezza!

Ve le farà conoscere con la sua Fiat Punto, stratosferica e indistruttibile, e vi dirà tutto di loro.

Le varietà a dimora sono le uve intenazionali Merlot, Cabernet Franc e Pinot Grigio, ma la parte del leone la fanno gli autoctoni Tocai Giallo e Tocai dal p.r., ma soprattutto lo Schioppettino; la sua filosofia la lega in maniera indissolubile ai dettami dell’agricoltura biologica, ma strizza un occhio al biodinamico.

I suoi vini sono schietti, sinceri e di personalità proprio come lei; i bianchi si contraddistinguono per morbidezza, eleganza e finezza, con dei profumi unici e sempre in evoluzione.

Il suo Riviere, prodotto da vigne rare di Tocai Giallo dal Peduncolo Rosso, di cui una parte della vigna ha più di 90 anni; si manifesta nel calice con un attraente color giallo dorato. Il naso è affascinante ed elegante, con in bella mostra sentori di frutta gialla, agrumi e arancia candita, accompagnati da cenni floreali, prima di sfociare in sensazioni vegetali e di erbe aromatiche. Il sorso è soddisfacente, morbido e avvolgente, dotato di buona freschezza e sapidità. Equilibrato e persistente il finale di bocca, che dona una bella nota salina, per questo che è un vino da attendere e corteggiare, per apprezzarne a pieno tutto il suo equilibrio e la sua piacevolezza.

I rossi dove c’e’ ancora la mano del suocero, cambiano passo e sono duri, ma pur sempre di ottima finezza, come il Cabernet Franc, che nasce da vigne di oltre 50 anni e che si presenta di color rosso rubino intenso e impenetrabile; al naso è complesso e fruttato con note di amarena e more sugli scudi. Tipicamente vegetale, floreale e speziato, prosegue su sensazioni di tabacco e cioccolato fondente, date da un legno nobile ben gestito. Il sorso, inizialmente morbido e fruttato si rivela poi, con tutta la sua identità, di gran corpo e lievemente caldo, persistente, fresco e sapido nel  finale, accompagnato da un tannino mai invadente!

Quello che colpisce però, è che tutto ciò che si percepisce al naso lo si ritrova al palato! Un vino che a primo impatto può sembrare scorbutico e ruvido, ma che alla lunga si dimostra diretto, elegante, pulito e soprattutto di grande personalità.

Onorato di essere uno dei 900 pochi fortunati a godere di questa chicca!

E poi c’è lo Schioppertino che è un vero e proprio capolavoro, ma non voglio dirvi tutto io.

Andate e scoprite il Magico Mondo di Bruna Flaibani!