Amarone in Capitale

di Antonio Stanzione

Si è tinta idealmente di rosso Trinità dei Monti, la scalinata romana tra le più instagrammate d’Europa, con una due giorni all’insegna del vino principe della Valpolicella pronto a diventare l’ottavo re di Roma per 48 ore. È “Amarone in Capitale” l’evento organizzato dal Consorzio di tutela vini Valpolicella, il 22 e il 23 maggio all’Hotel Hassler a Roma, in cima all’iconica stairway di Piazza Trinità dei Monti.

“Amarone in Capitale” ha aperto domenica 22 maggio alle ore 17.00 (Terrazza Penthouse Suite, Hotel Hassler) con la presentazione del rinnovo del protocollo di intesa tra il Consorzio Vini Valpolicella e l’ICQRF (Ispettorato centrale repressione frodi del ministero delle Politiche agricole) a cui hanno partecipato il capo dipartimento dell’Ispettorato, Felice Assenza e il presidente dell’ente consortile, Christian Marchesini. Una cooperazione, quella tra il Consorzio e la Repressione frodi, avviata nel 2018 con l’istituzione di una task force anticontraffazione e ‘Amarone sounding’ a tutela della principale denominazione rossa del Veneto sul mercato domestico e internazionale.

La manifestazione

ha visto un walk around tasting di Amarone e Valpolicella Superiore nello spazio del ristorante stellato Imàgo e l’aperitivo musicale al tramonto a base di Valpolicella Doc nella Terrazza panoramica Penthouse Suite nella giornata di domenica 22 maggio. Lunedì 23 maggio, nella seconda giornata, invece, sono andati in scena walk around tasting di Amarone e Valpolicella Superiore delle diverse aree della denominazione. Il vino identificativo del territorio è stato il protagonista di una seconda degustazione, nella sessione “Valpolicella Superiore: l’esaltazione del terroir guidata da Alessandro Brizi che ha amche condotto il tasting- racconto dell’Amarone della Valpolicella attraverso le sue vallate.

Christian Marchesini, presidente del Consorzio Vini Valpolicella dichiara:

“Dopo quasi tre anni, ripartiamo con la promozione in presenza e lo facciamo proprio dalla capitale, tradizionalmente affascinata dai vini della nostra denominazione. “Amarone in Capitale” è stata l’occasione per ritornare a dialogare con gli operatori dell’alta ristorazione e delle enoteche della città eterna ed è stato il giusto prologo alla speciale anteprima “Amarone Opera Prima”, l’evento straordinario del Consorzio in cartellone a Verona dal 17 al 20 giugno, che ci vedrà al debutto anche di una inedita collaborazione con la Fondazione Arena”.

Di seguito le impressioni dei Valpolicella Superiore Bio degustati durante la seconda giornata della kermesse capitolina (in ordine alfabetico per azienda):

I Campi di Flavio Prà, Valpolicella Superiore; è un vino che coniuga sentori fruttati e floreali al naso che lasciano spazio ad un assaggio fresco e coerente.

Il Valpolicella Superiore di Tenuta Vignega, si manifesta con sensazioni floreali e fruttate arricchite da eleganti note tostate che anticipano un sorso fresco e dinamico.

Tinazzi, Cà dè Rocchi, Amarone La Bastia è un vino che si manifesta al naso con cenni fruttati di ciliegia accompagnate da toni tostati e speziati. Pieno, fresco e di buon equilibrio l’assaggio.

Il Valpolicella Superiore Torre del Falasco, dona cenni floreali di violetta e toni fruttati di ciliegia, mora e note speziate che anticipano un assaggio dinamico e corrispondente.

Villa San Carlo propone Campo Bianco, un Valpolicella Superiore  dove al naso si rincorrono sensazioni floreali, speziate e fruttate che emergono da cenni lievemente vegetali. Fresco e sapido l’assaggio.

Il Valpolicella Superiore di Zeni, mostra un olfatto elegante con i toni di piccoli frutti rossi di bosco avvolti da un abbraccio floreale e speziato. Fresco e coerente il sorso.

Gli Amarone Bio degustati durante la seconda giornata della kermesse capitolina (in ordine alfabetico per azienda):

Cà Rugate offre un Amarone dal naso fine ed elegante con note dolci di cacao che avvolgono toni fruttati di ciliegie, amarene e spezie. Il tannino setoso accompagna un sorso morbido, sapido e fruttato.

L’Amarone di Cesari, cattura per le sue intriganti note di cacao, tabacco e piccoli frutti a bacca rossa in confettura che conducono ad un sorso pieno, fresco e sapido.

I Campi di Flavio Prà, propone un Amarone che dona al naso intense sensazioni fruttate, floreali e tostate che anticipano un assaggio, teso, fresco e dinamico.

L’Amarone dè Le Guaite di Noemi si esprime con un olfatto intenso e affascinante dominato da cenni di frutta rossa in confettura seguiti da toni speziati e tostati. Teso e dinamico l’assaggio.

L’Amarone di Massimago è un vino dominato al naso da sensazioni balsamiche di menta, spezie scure, frutti rossi, tabacco e cioccolato. Il sorso è sapido e di nobile trama tannica.

Novaia presenta un Amarone dominato da un olfatto tipico nelle sue note di ciliegia e piccoli frutti rossi fusi a toni tostati e speziati che lasciano il passo ad sorso fresco, teso, dinamico e persistente.

Nell”Amarone di Pieropan emergono al naso note di frutta sotto spirito, spezie, tabacco e cenni balsamici seguiti da un sorso elegante, fresco e di grande bevibilità.

L’Amarone di Zeni, dona un olfatto dominato da affascinanti note tostate di cacao, tabacco accompagnate da cenni fruttati e speziati. Morbido, fresco, sapido e dinamico il sorso.