Frangipane, la versione giusta di Tenuta la Viola!

di Andrea Mazza

Che cos’ è l’ Albana?

Mi spiego, una persona incuriosita da questo vitigno che degusta alcune bottiglie come fa a comprenderlo?

Si va bene, è stato il primo vino bianco Italiano a ottenere la DOCG ed è un onore per la Romagna dove si coltiva da tempi immemori, un vino rosso travestito da bianco, verissimo, e poi?

Argomento ancora meglio il mio pensiero. Nei giorni scorsi bevendo un’Albana mi sono chiesto: ma quale potrebbe essere la direzione giusta per rendere veramente giustizia a questo vitigno dalle potenzialità incredibili ma troppo sconosciuto in Italia e molto inflazionato in Romagna?

Quale potrebbe essere la versione giusta dell’Albana

In Romagna lo si trova in tutte le salse, dalla più conosciuta Albana Passita, fino alla versione secca e in alcuni casi anche spumantizzata secondo il Metodo Classico.

Tralasciando la versione passita, che ovviamente è un’icona della Romagna con alcune realtà che sono una vera e propria eccellenza del mondo vitivinicolo nazionale e non considerando la versione spumante, vista la scarsa produzione, vorrei concentrarmi sulla versione secca.

Si possono trovare Albana che definirei molto classiche con leggeri residui zuccherini che tendono quasi all’amabile, non mancano versioni secche molto buone con però tenori alcolici molto alti e quindi dalla beva grassa e complicata, ci sono versioni macerate con sosta sulle bucce prolungata nel tempo come la moda richiede, anche in questo caso però, le filosofie sono troppe.

Infine e questa è una novità degli ultimissimi anni, Albana fresche, raccolte con anticipo rispetto alla tradizione, che puntano sulla acidità e sulla bevibilità senza abbandonare l’eleganza che contraddistingue questo vitigno cosi eclettico.

Io penso che questa sia la versione migliore per poter valorizzare l’Albana in Italia e anche fuori.  Puntare su una semplice complessità, abbandonare l’opulenza e l’eccessiva alcolicità per far posto a una beva più facile e diretta ma sempre raffinata e territoriale.

In questo modo si può rendere questo vino più facilmente accessibile a tutti e, con una adeguata informazione e comunicazione, sicuramente potrà far parlare di sé non solo in Romagna.

Una Albana che rispecchia appieno il mio pensiero è, Frangipane di Tenuta la Viola, azienda che affonda le proprie radici sulle dolci colline di Bertinoro nel versante che si affaccia verso il mare Adriatico in provincia di Forli-Cesena.  Qui si coltivano a vigneto 12 ettari con ovvia prevalenza di Albana e Sangiovese e con una produzione annua di circa 50.000 bottiglie.

Degustazione Frangipane

Degustazione Frangipane

La Degustazione

Il nome del vino, si riferisce alla ormai “fu” omonima Contessa di Bertinoro “Aldruda Frangipane”.

Il nettare dell’annata 2019, ha un tenore alcolico di 13%, viene vinificato in acciaio sulle fecce fini per 6 mesi e affinato almeno un mese in vetro.

I profumi sono fini, puliti e intensi, ma senza eccessi. Si riconosce il varietale con pesca e albicocca non ancora pienamente maturi in primo piano, ma si avvertono anche note floreali e di erbe aromatiche come la salvia e un accenno di rosmarino che emergono da sbuffi iodati.

Il sorso è diretto, fresco a tratti tagliente, ma con quel pizzico di dolcezza che rassicura il palato. Lungo e sapido il finale, tanto da farti ricordare che tanto tempo fa lì c’era il mare.

Una versione, fresca, giovane e bevibile, territoriale e dalla notevole piacevolezza, personalmente l’ho abbinata ai Passatelli in brodo e sono rimasto piacevolmente colpito.

Sicuramente Frangipane, di Tenuta La Viola, secondo me è la versione Giusta!